
Il ritrovato derby del futsal pordenonese finisce con una meritata imposizione del Pordenone, ma con un risultato fin troppo bugiardo. I neroverdi trionfano 8-3 sul Maccan Prata, al termine di un incontro apertissimo fino a 4′ dalla fine. A decidere, in particolare, gli episodi, che gli uomini di Asquini hanno sfruttato con il cinismo della grande squadra, di fronte a un Maccan ordinato ma impreciso.
Nonostante le difficoltà di organico e due giocatori – Chavez e Štendler – a mezzo servizio, i gialloneri partono alla grande, rompendo l’equilibrio dopo 8” con un’incursione al limite di Štendler su rimessa di Ayose. Il Pordenone, pur tenendo le redini del gioco, fatica a forzare la retroguardia pratese, riuscendo a pervenire al pari solo a 7’58” con un tap-in quasi involontario di Finato su una respinta ravvicinata di Azzalin su Koren. Appena 24” e Piccirilli la ribalta con un violento sinistro sotto l’incrocio, incanalando il match sui binari favorevoli ai neroverdi.
Non è di questo avviso il Maccan, che prova subito il forcing e trova a 12’31” il pari di Štendler su rigore (mani dell’ex Spatafora). Il nuovo sorpasso di Grigolon a 12’50”, con una zampata dal limite potrebbe suonare da doccia fredda, ma ancora una volta i gialloneri non demordono, riemergendo a 13’37” grazie a un destro dalla distanza di Chavez. Addirittura lo stesso pivot avrebbe l’occasione del controsorpasso su tiro libero a 14’16”, ma la mira è imprecisa e la sfera a lato. L’equilibrio perdura fino agli spogliatoi, per quanto minato da uno svarione dell’arbitro Briguglio, che a 15’33” vede in area un fallo di Owen su Piccirilli che i replay mostrano invece essere nettamente al di fuori di essa: super Azzalin, ad ogni modo, è bravo a rendere giustizia sullo stesso numero 20 neroverde.
La ripresa riecheggia i fantasmi di Manzano. Anche in questo caso il Maccan non riesce a sbloccarsi, chiudendo il parziale con zero reti all’attivo; ma la prestazione è di tutt’altra caratura, al punto che le cinque reti incassate risultano indubbiamente eccessive e, statistiche alla mano, il quadro delle conclusioni è addirittura favorevole agli uomini di Sbisà. Dopo un inizio in forcing, i gialloneri finiscono trafitti a 8’23” da una girata al limite di Finato. Poi, a 10’24”, un rosso all’ex Spatafora non viene capitalizzato a dovere, col Pordenone bravo a chiudersi. Il culmine della negatività lo si raggiunge a 12’00”, quando Vascello si supera respingendo un tiro libero ben angolato di Štendler.
Sornione, il Pordenone riesce a quel punto ad aggiogare definitivamente il match. A 12’49” Finato capitalizza il primo di due tiri liberi assegnati, bissato da Koren a 16’19” (secondo giallo ad Ayose nell’occasione). Piccirilli a 18’32” con una botta sotto l’incrocio e Barzan a 19’31” (palo e carambola sfortunata su Azzalin) calano un sipario fin troppo pesante. Col Cornedo, fra infortuni e squalifiche, occorrerà cercare un’altra impresa, sperando che almeno per una volta anche la fortuna giochi a favore.