“E’ mancato un amico”: il saluto di Edi Fabris a Carlo Casarsa

carlo casarsa 1Carlo Casarsa non c’è più. E’ mancato ieri all’ospedale di Salvador de Bahia, dov’era stato ricoverato dopo aver accusato un malore durante il suo viaggio di ritorno dal Friuli in Brasile, dove si era stabilito da qualche anno. Pareva essersi ripreso, invece improvvisa è giunta la notizia che ha gettato nello sconforto amici ed estimatori. Solo una decina di giorni addietro ci aveva fatto visita in redazione e gli avevamo dedicato una videointervista che chi lo desidera potrà seguire, seppure con il magone, sul nostro sito.

Era stata, questa, una delle sue periodiche rimpatriate. Avevamo bevuto insieme un tajut al Ramandolo e l’avevo accompagnato nella sede dell’Udinese, dove aveva rivisto il vecchio amico Andrea Carnevale e aveva donato una maglia della nazionale brasiliana a Francesco Guidolin. Il giorno dopo aveva realizzato delle interviste da proporre oltreoceano ai brasiliani dell’Udinese, Danilo, Allan e Gabriel Silva. Si, perché anche in Brasile aveva saputo affermarsi in campo sportivo e politico, impegnato nella municipalità di Prado, Bahia, dove viveva.

In Friuli era stato un volto noto di Telefriuli negli anni Ottanta, la memorabile stagione di Zico, con cui aveva poi mantenuto saldi rapporti anche in Brasile. Ora era in attesa di seguire il mondiale brasiliano e da lui Tremilasport attendeva dei servizi da proporre ai nostri lettori. Non ce l’ha fatta, lui che era tanto innamorato della vita. Lo ricorderemo sempre, anche con il titolo in portoghese, la sua seconda lingua, di Amalia Rodrigues, Vou dar de beber a dor, voglio dar da bere al dolore.

Edi Fabris