
Valanga-Russia al Torneo delle Nazioni: con un ruolino di marcia impressionante (14 reti in 3 gare, nessuna al passivo) debutta nell’albo d’oro del Mundialito di Gradisca ed impedisce alla Slovenia di affermarvisi per la quarta volta. Va in archivio un’edizione storica della kermesse giovanile Che dopo avere sfidato in passato l’allarme-terrorismo, le tensioni del Medio Oriente, i misteri della Corea del Nord e un paio di epidemie lontane grazie alla magia del pallone, stavolta supera persino l’ostacolo di una pandemia mondiale, riuscendo a portare a casa un’edizione in forma forzatamente ridotta, ma dannatamente significativa per il suo messaggio di speranza e ripartenza. Squadre che si affrontano a specchio col 4-2-3-1: la Russia si affida alla verve degli esterni Baranovskii e Smelov sulle corsie esterne, con il trequartista Kozlov ad assistere alle spalle la punta centrale e capocannoniere Kishiev.
Nella Slovenia è Kasalo il “dieci” chiamato ad accendere la fantasia, ma stavolta parte defilato sulla sinistra per fare spazio agli inserimenti senza palla di Stefanece fornire di palloni giocabili il pivot Potocnik La prima emozione viene dai ragazzi del Cremlino, con Baranovski che si coordina al volo di destro su uno spiovente: buono il riflesso di Tomazic sulla conclusione sporca. La Russia, che pare messa meglio sia fisicamente che atleticamente, passa poco piu’ tardi con una ripartenza rapida orchestrata dal trequartista dello Zenit Kozlov, che allarga coi tempi giusti per l’accorrente Smelov: chirurgico il mancino che trafigge l’estremo sloveno con un pallone che va a morire nell’angolo lontano. Alla mezz’ora è Kishiev a divorarsi il raddoppio con un diagonale impreciso al termine di una veloce ripartenza. La netta superiorità dei biancorossi è legittimata prima del riposo dall’intelligente tacco “no look” di Baranovski per l’accorrente compagno di club (Zenit) Kozlov: destro alto. Nella ripresa la Slovenia sembra partire con piglio meno attendista, ma è il timbro (ormai nell’aria) del solito Kishiev a sigillare la gara: brucia l’avversario diretto sulla destra e diagonale chirurgico nell’angolino appena entrato in area. La reazione dei ragazzi d’olteconfine è affidata 2′ più tardi al solito Kasalo, ma il suo sinistro è impreciso. La ciliegina sulla torta la mettono Kozlov e Gurylev, al termine di due splendide azioni corali. Nel match fra “deluse”, la Macedonia del Nord ha piegato l’Albania concludendo con sul gradino piu’ basso del podio.
SLOVENIA 0 – RUSSIA 4 (pt 11′ Smelov; st 3′ Kishiev, 15′ Kozlov, 34′ Gurylev)
SLOVENIA: Tomazic, Poredos, Zajc, Stojinovic, Stricelj, Selan (Schlauer), Potocnik (Hojc), Hribar, Stefanec (Bas), Kasalo (Karkovic), Serbec (Vukovic). All. Radosavljevic
RUSSIA: Veselov, Schetinin, Kishiev (Sidelnikov), Pliuschenko, Lobov (Belorusov), Rozhkov, Baranovskii (Gurylev), Shilenok (Makarov), Ivannikov, Kozlov (Kolyshev), Smelov (Chenchikov). All. Volchek ARBITRO: Toselli di Gradisca d’Isonzo
MACEDONIA DEL NORD 1 – ALBANIA 0 (pt 35’Stojanov)
MACEDONIA DEL NORD: Ajardinoski, Tairi, Jaevski, Zdravkovski, Stoijlevski, Markovski, Stojanov, Nuhuja, Nazifi, Giorgievski, Elmas, Stojanovikj, Meljichi, Arizanoski, Amedoski, Jashari, Manojilov, Velichovski, Canoski, Sulejman. All. Jakimoski. ALBANIA: Totoshi, Kacurri, Muca, Ramaj, Nuredini, Ajeti, Haxhari, Kurti, Syla, Kasa, Pire, Pojana, Dama, Dobruna, Zaganjori, Xhixho, Sulejmani, Shtraza, Guci, Ageja. All. Bulku
PRIMO EVENTO INTERNAZIONALE GIOVANILE POST PANDEMIA Il Torneo delle Nazioni di Gradisca d’Isonzo è stato il primo evento calcistico giovanile internazionale organizzato in Italia, non dalla Figc, in questo periodo di pandemia da SarsCov-2. L’evento è stato inserito anche dal Coni all’interno delle manifestazioni di livello agonistico e di preminente interesse nazionale. Imponente la macchina organizzativa, con l’istituzione di “mini-bolle” fra le strutture alberghiere di Farra d’Isonzo e Lignano, bolle che coinvolgono quasi 300 persone fra delegazioni, staff, autisti e personale degli hotel.
TORNEO GREEN In occasione della 17esima edizione, il Torneo delle Nazioni di Gradisca d’Isonzo si è presentato con una veste totalmente “Green”. Il mundialito transfrontaliero gradiscano è stato ecosostenibile e si impegnerà a promuovere una serie di attività atte a sensibilizzare i giovani calciatori e squadre partecipanti all’evento calcistico ma anche l’opinione pubblica e la collettività, verso il rispetto e l’attenzione per l’ambiente. Dal 21 al 27 giugno, in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, tramite l’assessorato all’ambiente ed al progetto EcoFVg ed a Isontina Ambiente, è stato studiato un piano di Actions For Planet per cui le squadre hanno ricevuto solo materiale riciclabile, con l’eliminazione di oltre 20.000 bottigliette d’acqua, sostituite da borracce metalliche che verranno riempite tramite gli erogatori a boccione installati in tutti gli alberghi e campi di gioco. Tutti i campi del torneo della provincia di Gorizia sono stati dotati di contenitori per i rifiuti con una raccolta specifica, dedicata al Torneo delle Nazioni (grazie ad Isontina Ambiente). Tutti i gadget sono stati prodotti in materiale ecologico, con una drastica riduzione degli stampati in favore della comunicazione digitale.