
Undici vittorie su undici e dodicesimo titolo europeo, il secondo consecutivo. L’Italia festeggia una cavalcata trionfale, perfetta, nell’Europeo di casa in Friuli Venezia-Giulia. Sul diamante di Castions di Strada, le azzurre superano l’Olanda per 9-5.
Nonostante il primo vero momento di difficoltà vissuto nel primo inning, con tre punti subiti (ne avevano subito uno solo nelle prime 10 partite), l’Italia ribalta la partita con un’autorità e una convinzione, che avrebbe reso orgoglioso il condottiero di questa squadra venuto a mancare qualche mese fa. Il margine aumenta grazie a tre fuoricampo, quindici valide e ad una sensazionale solidità collettiva. Nel settimo inning non basta la reazione d’orgoglio dell’Olanda.
Come nel primo confronto europeo di quest’anno e negli scontri del passato recente, il primo inning si rivela molto redditizio per gli attacchi. L’Olanda produce subito tre punti su tre valide (singolo di Jesse Van Aalst, un doppio corto a sinistra di Maxime Van Dalen che elude la difesa azzurra e il singolo di Vleugels) contro la partente azzurra Greta Cecchetti. La risposta azzurra è affidata ad Andrea Howard, leadoff dell’Italia, che accoglie la partente Marjolein Merkx con una bordata oltre le recinzioni. Le oranje limitano i danni nell’inning d’apertura, ma l’assalto dell’Italia riparte a tutta forza nel secondo inning.
L’asse Giulia Longhi-Elisa Cecchetti produce il 3-2, poi l’Italia lavora con pazienza attorno ai lanci di Merkx e costringono l’ingresso in pedana di Meadows, che riempie le basi con due out. Due anni fa a Utrecht, la mazza di Emily Carosone pareggiò la partita dopo un durissimo inizio azzurro. Questa volta il colpo del giocatore designato azzurro resta in campo, ma vola oltre gli interni oranje e ribalta la partita sul 4-3 al termine di due intense riprese.
La partita resta sul filo dell’equilibrio fino al quarto inning. L’Olanda torna a bussare alla porta con due singoli di fila, ma il pinch-hitter Van Gurp batte verso la prima base Koutsoyanopulos e il parziale resta invariato. L’Italia, invece, non perdona e colpisce con altre due protagoniste assolute del torneo. Una Andrea Howard scatenata scrive sei sulla casella dei fuoricampo personali e soprattutto sui punti dell’Italia nel torneo con un missile al centro da due punti, poi, dopo l’ingresso in pedana di Ginger De Weert, arriva la firma di Erika Piancastelli che alza il suo sesto home run dell’Europeo e, accompagnata dal visibilio del pubblico, porta l’Italia sul 8-3. L’Olanda ferma l’emorragia, ma il contraccolpo psicologico per le oranje si sente e il doppio gioco confezionato dalla difesa dell’Italia nel sesto inning ne è la dimostrazione. La valida da un punto di Beatrice Ricchi estende il margine sul 9-3 dopo 6 riprese, ma la mancata chiusura per manifesta lascia un lumicino di speranza all’Olanda.
Dopo aver subito un singolo in apertura al settimo, Greta Cecchetti cede il posto a Ilaria Cacciamani che subisce un home run da due punti dalla mazza di Wissink e concede altri due corridori in base. A spegnere il fuoco arriva Alexia Lacatena, classe 2002, che tiene i nervi saldi e, infilando due out di fila, completa il trionfo azzurro. Un trionfo con una doverosa e commossa dedica ad Enrico Obletter, che da lassù avrà guardato orgogliosamente la marcia trionfale delle sue ragazze, attese ora da un’altra avventura straordinaria nelle prossime settimane, a Tokyo, nel torneo olimpico.
“È stata una giornata indimenticabile” esordisce la capitana Erika Piancastelli “Greta ha fatto una partita magica, che Andrea ha firmato al momento giusto. Sapevamo che l’Olanda avrebbe attaccato forte nei primi inning e non ci siamo scomposte.”
Greta Cecchetti sottolinea la compattezza del suo settore “L’intera pedana ha contribuito a questa vittoria, è stato così tutta la settimana. Questo successo in Italia ci ripaga di tutto quello che è successo, segna la fine di un anno e mezzo veramente difficile.”
“Ci mancava lo stare insieme come squadra e in questo Mike Candrea ci sta aiutando moltissimo.”
Giulia Longhi ha suonato la carica nel secondo attacco “Con quel triplo ho voluto dare la carica alla squadra. ho visto la palla allontanarsi e ho corso più forte che posso per arrivare in terza. Essere sotto subito di tre punti non ci ha scomposto, è già successo e abbiamo affrontato tutto con molta calma.”
“Vivere la gara dalla panchina” sottolinea Ilaria Cacciamani “è stato comunque molto intenso: eravamo tutte comunque in campo. Anche quando una magari non è in giornata, c’è sempre un’altra a supportarla. È questa la nostra forza.”
Longhi aggiunge: “questa vittoria la dedichiamo a Enrico, al cambio di mentalità che ha saputo dare a questa squadra.”
Pensa al domani il Presidente Federale Andrea Marcon: “Questa vittoria ha tantissimi significati. È una sequenza di emozioni fortissime che abbiamo vissuto giorno per giorno e oggi il ricordo di Enrico è stato ancora più forte ed emozionante. Greta stasera ha messo in campo una personalità eccezionale, ma non dobbiamo dimenticare che la partita l’ha chiusa una ragazza di 19 anni. È iniziato il futuro.”