Gandolfi: “Per crescere servono fiducia e autostima”

Ardita Gorizia 5 (foto Max Stabile)Tempo di bilanci in casa Isogas Ardita Gorizia dopo la conclusione, purtroppo prematura per il mancato aggancio ai playoff, della stagione 2013/14 per quel che riguarda la prima squadra.

A fare il punto sul piano tecnico al termine dell’annata è il direttore sportivo biancoblù Maurizio Gandolfi, che esordisce con una premessa: “La scorsa estate, al momento di assemblare la squadra, abbiamo cercato di prendere giocatori con due caratteristiche: giovani e della nostra zona, in modo da avviare un progetto che potesse avere una continuità, sposando un’idea condivisa col pubblico che ci segue”. Questo il punto di partenza di una stagione a due facce, con picchi positivi che hanno portato la squadra in vetta al girone C a dicembre, ed altri negativi, come la serie di sconfitte che a inizio ritorno ha compromesso la rincorsa ai playoff.

“Partiamo dagli aspetti positivi – afferma il diesse goriziano – perché è innegabile che sono stati compiuti dei passi avanti nella costruzione di un gruppo. Sono nel basket da una vita, raramente ho visto un gruppo così unito e compatto. Il girone d’andata lo ha dimostrato, con risultati anche al di sopra delle aspettative”.

A fare da contraltare c’è il calo del girone di ritorno, con diverse sconfitte subite in rimonta. Gandolfi prova a dare una chiave di lettura: “Serve maggiore continuità, non solo nell’annata, ma anche nella stessa partita. Ritengo sia una questione di autostima e di fiducia nei propri mezzi, ed è un aspetto su cui si può lavorare anche durante l’estate, creandosi una mentalità da giocatore a 360 gradi”.

Nel computo finale Gandolfi parla di una crescita generale che passa attraverso tutte le componenti dell’ambiente Ardita. “Intanto va fatto un plauso ai giocatori, sempre presenti agli allenamenti con professionalità. Un grazie è doveroso al pubblico che ci ha seguito, anche se non numerosissimo, e allo staff tecnico che ha lavorato al meglio. Proprio allo staff rivolgo un invito per ciò che concerne la comunicazione: ascoltare le critiche costruttive di chi ci ha seguito in queste due stagioni”.

La chiosa finale del diesse Ardita è rivolta ai genitori dei ragazzi del vivaio. “Se a inizio anno si decide di dare fiducia alla società, bisogna farlo al 100%. Se proprio non si può fare a meno di intervenire, è lecito confrontarsi, ma nei tempi, nei modi e nei luoghi corretti. Il confronto fra persone adulte, ne sono convinto, è motivo di stimolo e di crescita”.