In tempi di crisi cestistica generalizzata Tarcento va controcorrente. «Non fa piacere vedere molti colleghi gettare la spugna – dice il presidente Alessandro Tesini – . Noi invece intendiamo andare avanti, operando significativi cambiamenti nell’organico e dando continuità al progetto iniziato dieci anni fa, il tutto senza fare il passo più lungo della gamba e con l’aiuto di chi ritiene d’investire ancora nel basket».
Un progetto, quello a suo tempo avviato dal gruppo-Tesini, che prevedeva in primis la ricostruzione del settore giovanile e la collaborazione con il mondo della scuola e con altre società, punti fermi sui quali dirigenza e staff tecnico continueranno a lavorare e che per produrre buoni frutti avranno bisogno anche del concreto intervento delle istituzioni. «Per essere competitivi sono necessarie le strutture – spiega il presidente – e sotto questo aspetto attendiamo il nuovo palazzetto, indispensabile anche alla prima squadra per una preparazione adeguata alle proprie aspettative. Nella stagione appena conclusa abbiamo infatti sofferto anche per non esserci potuti allenare in condizioni ottimali».
A questo proposito, però, ha qualcosa da dire anche Paolo Viola, già giocatore di serie A e oggi dirigente del club tarcentino: «Abbiamo sofferto anche per altri motivi, non ultimi gli infortuni. Per vincere le partite è necessario allenarsi seriamente e intensamente, non certo presentandosi in palestra in quattro o cinque. I giocatori devono garantire a priori l’impegno, non defilandosi con varie motivazioni a stagione in corso».
E qui cade a fagiolo la scelta di Alberto Andriola, uno che del lavoro in palestra fa un credo radicato e che sarà affiancato da Andrea Iurich. Altra novità il ds Zampa, che subentra a Maroello. «Abbiamo acquisito un allenatore vincente quale successore di Bettarini», sottolinea il presidente Tesini. Il tecnico, dal canto proprio, tiene a mettere le mani avanti: «Non promettiamo di vincere il campionato, ma di giocarcela con tutte le avversarie con una squadra che lotti e diverta. Il roster sarà composto da giocatori del territorio e da altri che conosco bene: De Simon, Accardo, Antena, Ellero, Moretti, Clemente, un lungo interessante, Martinelli, Tomic e Munari, con anche Maroello e Rizzi aggregati full time. E stiamo trattando un lungo nigeriano dell’86 che vive a Udine, Emanuel Osuij. Sono tutti ragazzi che amano lavorare e che spero siano amici soprattutto sul campo. Dal punto di vista tattico, in C regionale i lunghi non sono fondamentali e le squadre si basano prevalentemente sugli esterni. Noi, dal canto nostro, pensiamo di poter allestire un organico coperto nei vari settori».
E poi una considerazione di Andriola su se stesso e sulla società che l’ha voluto, contrattualizzandolo inizialmente per un anno: «A Spilimbergo penso di aver ottenuto il massimo dall’organico a disposizione, mentre a Tarcento, in una società propositiva, mi aspetto di riuscire a costruire un ciclo. Il presidente Tesini sta dimostrando che se sei credibile puoi andare avanti a dispetto della crisi. Ero intenzionato a chiudere la mia carriera ma adesso voglio invece aggiungere qualche nuova bella pagina alla storia della pallacanestro tarcentina».
Se arrivasse la promozione? «Piuttosto che rinunciarvi preferirei non ottenerla – considera il presidente – . Se ce la facessimo, ne discuteremmo comunque con lo sponsor (ndr: il riconfermato Fluid System)». E poi un accenno di Tesini al rapporto con gli arbitri: «Auspico ora un maggiore dialogo fra le parti per smentire una certa cattiva fama che ingiustamente ci è stata cucita addosso». (Edi Fabris)