Matej Lovse incoronato a Montenars

Matej Lovse (Foto Sant)
Matej Lovse (Foto Sant)

E’ sembrato spietato, cinico e puntuale con la vittoria Matej Lovse padrone indiscusso del giro ma sull’arrivo di Montenars si rilassa e nel chilometro finale lascia andare i compagni di fuga. Gli ultimi trecento metri, nonostante la salita, sono una volata a tre con lo sloveno Obal Primoz (turbo tropovci) a spuntarla di pochissimo su Niki Giussani (team Chiappucci) che chiudono la corsa in 2h 07’13” per percorrere 89 chilometri alla media di 41.976km/h. A 2” arriva Paolo Castelnovo (team Ucsa) che nell’ultimo chilometro aveva tentato più volte ma invano di sorprendere i compagni di fuga. Al quarto posto con 22” di ritardo arriva il dominatore lo sloveno Lovse che a braccia alzate raccoglie gli applausi del numeroso pubblico lungo le transenne.

Padrone indiscusso dal primo giorno il forte atleta della Barbariga, campione del mondo a cronometro, ha conquistato tutte le maglie; oltre alla rosa infatti è stato titolare anche di quella ciclamino a punti e di quella verde dei Gpm. Il primo dei friulani nella generale a tempo e a punti è Giuliano Lenarduzzi che termina il giro al 13° posto assoluto a 4’54” dal vincitore. A Stefano Picco (Cividalesi) è stato invece assegnato il premio “fair play”. Sulle spalle di Janez Zupanic (Izvir Vipava) è andata la speciale maglia del 60° CSAIn riservata ai tesserati CSAIn.

La tappa: Dopo la partenza da Pontebba, tra la curiosità dei vacanzieri all’insolito schieramento della carovana ciclistica, non succede quasi nulla fino al traguardo volante di Portis con la testa del gruppo saldamente in mano ai Barbariga che controllano ogni minimo movimento. In prossimità del TV si muove il campione italiano Agostini assieme a Dusan e Tolosi; lo sprint rimane sotto osservazione dei Barbariga che subito dopo vanno a ricompattare. Dopo un’ora di gara la media è di 47.8 km/h e al 50° chilometro la foratura di Agostini sembra mettere fuori causa il campione italiano che però riesce con un’intervento velocissimo del cambio ruote a riguadagnare la coda del gruppo.

Il passaggio per Colloredo di Montalbano e Ara da spazio a qualche timido tentativo ma il gruppo, seppur allungato e sotto pressione, riesce sempre a ricomporsi. Negli ultimi chilometri si fanno avanti tutti gli uomini di classifica con le maglie schierate nelle prime posizioni. All’inizio dell’ultima salita, lungo i tornanti di Gemona, è Michele Pittaccolo a prendere l’iniziativa con a ruota Dal Pont ; i due prendono spazio ma Dal Pont forza i tempi aumentando notevolmente l’andatura. Da dietro è immediata la reazione ed è la maglia rosa in prima persona a mettersi sulle ruote dei fuggitivi.

L’allungo fa muovere anche Castelnovo, Giussani e Obal che raggiungono i fuggitivi e tentano, sotto la spinta di Castelnuovo, di staccare la maglia rosa. Perdono subito contatto Dal Pont e Pittaccolo con Castelnuovo scatenato alla ricerca della vittoria. All’ultimo chilometro si stacca la maglia rosa e Primoz e Giussani saltano Castelnuovo che paga, con il terzo posto, i numerosi scatti lungo l’erta di Montenars. Il finale in volata da ragione a Obal Primoz.

Nevio Cipriani il patron del giro, alla fine, è molto soddisfatto e ha già le idee per il futuro con novità che potrebbero reintrodurre in gara anche le categorie che oggi, per effetto dell’età, non sono ammesse. Si parla anche di “tappe valide per il giro d’Italia amatori ma ora – ci dice Cipriani – godiamoci questo risultato. Debbo ringraziare quanti hanno collaborato e le amministrazioni che hanno contribuito alla ottima riuscita. C’è già un impegno per il 2015 : prima tappa a Gemona e seconda tappa alla Cronoscalata Gemona–Montenars”. (Fabio Molinari)