Canottaggio – Premerl, dal Villaggio Del Pescatore al titolo mondiale

Il percorso vincente di Samantha Premerl, ventenne studentessa universitaria di Aurisina, dalle prime vogate con la S.Marco al podio iridato nel “due senza pesi leggeri Under 23” in Repubblica Ceca, in coppia con Maria Elena Zerboni

Campionessa del mondo nel “due senza” al suo primo anno nella categoria “pesi leggeri Under 23”: meglio di così non poteva andare a Samantha Premerl, salita sullo scalino più alto del podio insieme a Maria Elena Zerboni nella competizione iridata in Repubblica Ceca. Vent’anni, di Aurisina, 14 chilometri da Trieste, tesserata con il Saturnia dopo  gli inizi con il S.Marco, Samantha, che ha anche la lingua slovena al suo attivo, ripercorre con il sorriso il tragitto che l’ha portata dalle prime vogate al Villaggio del Pescatore al titolo mondiale: “Avevo dieci anni quando, al centro estivo, volli provare a remare e per un anno abbinai la ginnastica, che già praticavo, al canottaggio. Andavo forte e vinsi spesso le prime gare giovanili a livello regionale, poi insieme ad altre quattro ragazze passai al Saturnia, dove disputai anche competizioni internazionali”. Ultima e più prestigiosa delle quali, appunto, quella iridata: “La scorsa estate dovevo sostenere la maturità scientifica, impegno che divisi, non senza qualche sacrificio, con la preparazione per la gara fino a quel momento più importante della mia ancor fresca carriera. Per giungere a quell’appuntamento , Maria Elena ed io superammo la selezione azzurra a Piediluco, dove battemmo le campionesse in carica Costa e Targhetti, guadagnando così il diritto a disputare la finale mondiale. Magic moment in cui vincemmo anche il campionato italiano a Varese”. 

SPORT, STUDIO E DIETA

Un impegno non leggero, quello di Samantha nel canottaggio, soprattutto perché condiviso con quello dello studio universitario nella facoltà di Ostetricia all’ateneo triestino: “Mi alleno cinque giorni alla settimana e la frequenza all’università e lo studio mi lasciano così ben poco tempo libero per altre cose, come le serate con gli amici e i viaggi – testimonia – . Le gare, è vero, mi portano spesso in giro in Italia e all’estero ma tempo per visitare i posti dove andiamo non ne rimane mai al di fuori delle competizioni stesse”. Un impegno che coinvolge anche l’alimentazione, che, Samantha specifica, deve permettere di rimanere entro i limiti di peso della categoria, sui 57 chili: “Una dieta che, ad esempio, m’impone di non superare i 70 grammi di pasta consentiti e oltre a questo di rinunciare ai dolci, impresa ardua per me che li amo e con un padre titolare di un panificio-pasticceria a Monfalcone. Ma mi piace comunque cucinare, soprattutto le torte, ed è un’attività che mi rilassa”. Così come la rilassano le passeggiate o le corse in bici in Carso, dove abita, o le giornate a Lignano e a Sappada negli appartamenti di famiglia. “Adesso comunque ultimi intensi allenamenti, soprattutto di primo mattino quando il mare è più calmo – considera – poi d’inverno l’attività si ridurrà e potrò tirare un po’ il fiato, ricaricando le batterie in vista di una prossima stagione che spero esaltante come quella appena trascorsa”.

Edi Fabris