Tennis – Coronavirus, circoli allo stremo

Ancora oggi, purtroppo, siamo qui a parlare del corona virus; avremo preferito commentare gli avvenimenti tennistici, i tornei e le performance dei nostri talenti . La situazione in Italia, inutile negarlo, è tornata allarmante , specie per i numeri dei contagi in costante crescita ed anche nella nostra Regione è tornata la paura. Nei mesi scorsi limitazioni molto severe e drastiche, hanno interessato anche il mondo del tennis con tornei importanti cancellati  dal calendario o rinviati, con ripercussioni soprattutto economiche  che hanno coinvolto società, organizzatori e atleti, nonché quel  pubblico  indispensabile sugli spalti e non solo per la coreografia.

Il futuro vista la situazione è da considerarsi incerto e attualmente non  risulta facile azzardare previsioni su uno scenario che si presenta con molte nubi all’orizzonte. Pronostici dunque da scartare per evitare brutte figure, ma in special modo perché le certezze sono ridotte al lumicino. Ci troviamo di fronte a qualcosa di imprevisto e che non conosciamo, una malattia subdola difficile da individuare e sconfiggere, anche perché non disponiamo-nonostante l’esperienza dei mesi scorsi con il lock-down-di adeguate contromisure  e mezzi efficaci che possano essere affidabili. La nuova ondata  (del resto era prevista) ha interessato anche il nostro Paese  costituendo una ulteriore mazzata per tutti ed anche per il tennis, soprattutto quello amatoriale, che è sopravvissuto, in parte, alla prima fase della pandemia, grazie alla abnegazione dei presidenti e di quel volontariato cardine base per ogni sport.

“Anche in assenza del virus-mi confida un presidente di un circolo friulano-la situazione delle società di tennis non era proprio florida per la crisi economica; da marzo in poi è stato un vero disastro ed ora  l’ arrivo di una seconda ondata, può essere la mazzata definitiva per tutto il movimento tennistico. Si chiude, senza alternative”.

Considerata la situazione quello che possiamo fare è contare solamente sul comportamento responsabile di ogni singola persona, capace di influenzare l’evoluzione del Covid 19, sia in maniera positiva, che negativa; ecco è proprio la responsabilità sulla quale fare affidamento per poter tornare alla normalità. Ma non sarà affatto facile, in quanto gli scriteriati prolificano di giorno in giorno, facendo salire la curva dei contagiati.

E’ significativo il fatto che tutti i settori dello sport sono stati pesantemente penalizzati dal Corona virus, che ha avuto un effetto devastante anche dal lato economico,  con presidenti dei clubs consapevoli di non poter affrontare una seconda fase .

Non rimane dunque che attendere ,ma le aspettative non sono affatto rosee. Intanto il ministro della salute  ed i vari illustri  professori infettivologhi , dovrebbero limitare le costanti apparizioni in Tv e sulla carta stampata,( anche perché i loro pareri generano confusione, essendo discordanti) e magari  chiedersi perché  mai in Cina (Paese imputato di aver diffuso il virus in tutto il mondo), la pandemia è sparita. (Roberto Cainero)